martedì 17 novembre 2015

#PrayfortheWorld

E' da giorni che cerco le parole migliori per esprimere quello che penso, ma sono arrivata alla conclusione che la cosa migliore è parlare a cuore aperto, senza filtri, e dire ciò che si pensa, senza la paura che possa risultare banale, con la premessa che qualsiasi pensiero venga dal cuore è puro e indiscutibile.

Quello che sta accadendo questi giorni è indescrivibile: poveri innocenti sono morti, senza una colpa. Il loro futuro è stato interrotto da fanatici che tutto sono tranne che "predicatori" della loro religione, tranne che "martiri", perché nessun Dio permetterebbe che a qualcuno venga interrotto così brutalmente il proprio futuro. Io non mi sto rivolgendo a nessuno, sto solo interrogando me stessa, perché davvero non riesco a capire, e sono felice di non riuscire a farlo; tutti gli opinionisti che hanno esattamente chiaro ciò che queste persone vogliono, come andrà a finire e qual è la cosa migliore da fare, davvero? Che invidia, perché io davvero non lo so. Io so solo che ieri leggevo sul giornale le parole di una ragazza di diciotto anni che quella sera si trovava al Bataclan e che mentre ballava spensierata ha sentito dei colpi, degli spari, che inizialmente credeva fossero innovativi effetti speciali organizzati dalla band che stava tranquillamente suonando, e solo dopo aver visto i suoi amici, le persone che le stavano accanto morirle davanti si è resa conto che tutto erano tranne che effetti speciali. Quella ragazza, che per questa cosa sarà segnata per tutta la vita, quella sera, quella sera interminabile, fuori dal tempo e dalla ragione, fuori dal buonsenso umano e da qualsiasi ideologia religiosa, è rimasta a terra ferma fingendo di essere morta, pregando di poter vivere, di potersi svegliare la mattina dopo, di poter continuare a mettere i mattoncini per costruire quel bel futuro che tanto voleva avere. Quella ragazza ha visto morire davanti ai suoi occhi, madri, padri, figli, amici, mariti, fidanzati, medici, avvocati, studenti, artisti, persone. Persone. Persone a cui è stata brutalmente strappata via la libertà che quegli stessi che gliel'hanno tolta tanto ci invidiano, quella libertà che mai avranno, quella sensazione di poter valere qualcosa, di poter essere qualcuno che mai proveranno. 

Dicono di essere martiri, che farsi esplodere in mezzo a tanti futuri, a tante vite, significa essere martiri. Ma davvero? I martiri quella sera sono tutte quelle povere persone che erano lì in tranquillità, che stavano vivendo la propria vita senza disturbare nessuno, quelli sono martiri, quelli meritano di essere chiamati eroi per il semplice fatto di non essere mai stati dei fanatici, per il semplice fatto che quella sera erano lì a divertirsi, ad osservare quanto la vita sia bella, si, al di là di una massa di fanatici che cerca di rovinarcela e di farci cambiare idea.

Io sono una studentessa, non sono nessuno, queste mie parole non hanno importanza, questo è solo un blog e questo è un post che magari non leggerà nessuno, ma io davvero non ce la faccio, non tollero di vedere tra i miei coetanei questa paura che cresce nei loro occhi, questa paura di uscire di casa e andare a fare una passeggiata per il centro, questa paura di andare a teatro, ad un concerto, in discoteca o al cinema. 

No, io ve ne prego, noi siamo il futuro, sta a noi combatterli ed il modo migliore in cui possiamo farlo è solo continuare ad essere come siamo sempre stati, continuare a lavorare duramente per diventare ciò che abbiamo sempre sognato. Noi non possiamo permetter loro di rubarci questa libertà che con fatica abbiamo ottenuto.

L'amore è l'unica cosa che deve rimanerci in mente mentre osserviamo queste tremende notizie, queste tremende immagini, dico l'amore perché noi dobbiamo amare ogni singolo giorno il nostro paese, oggi ancora di più, dobbiamo amare il nostro mondo, dobbiamo proteggerlo, non dobbiamo permettere a queste persone di cambiarci, di terrorizzarci, noi siamo quello che siamo, siamo cittadini liberi, questa libertà non potrà mai togliercela nessuno.

Amate ragazzi, amiamo il nostro paese, il nostro mondo, diffondiamo questo messaggio di amore a tutti, affinché cose simili in futuro possano non accadere mai più.



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