mercoledì 18 dicembre 2013

La mattina

Saracinesche che si alzano, il camion del pane che, fermandosi davanti alla panetteria, produce quel fischio secco che fanno le ruote calde quando frenano sul cemento freddo di una notte passata, il rumore del fuoco basso che riscalda il caffè, le finestre che si aprono, le serrande tirate su, il rumore delle tazze che si danno come spinte tra loro, dei cucchiaini sulla porcellana bianca, il caffè che bolle, il ticchettio degli orologi; le voci confuse, il cotone caldo, la luce che filtra da sotto la porta, la sveglia, i messaggi, l'acqua fredda che interrompe il sonno, il latte caldo che schiarisce la gola, il notiziario, i gabbiani appena svegliati sui tetti dei palazzi di fronte, le voci indaffarate di chi sta a telefono, il parquet caldo, il divano comodo, la mattina.

3 commenti:

  1. La mia mattina comincia con una porta aperta, il sentore del tuo profumo nella stanza e il bacio che mi dai prima di andare via <3

    RispondiElimina
  2. Arianna, sai chi sono, perché sono l'unico con cui parli sardo, aiò.

    RispondiElimina