Ciao a tutti, oggi voglio parlarvi di una cosa che riguarda il mio liceo, la costruzione di un bellissimo museo in quella che è l'aula magna con l'aiuto della Fondazione Roma. Ma non vi svelo altre cose così sarete più curiosi e leggerete tutto l'articolo.
Per la realizzazione di questo articolo mi sono fatta aiutare da una mia cara amica di nome Sara che si è occupata di tutta la parte storica partendo dunque dalle origini per spiegare al meglio questo fantastico progetto. La ringrazio ancora ufficialmente qui e vi auguro buona lettura!
Il nostro
liceo dopo il restauro del dipinto di Luca Giordano, conclusosi con successo,
diviene protagonista di un altro evento importante che si riallaccia alla
tradizionale attenzione alla cultura che, fin dalla sua fondazione, ha reso il
Collegio Romano uno dei poli di istruzione e di ricerca più importanti. Ed è
proprio in onore di questa tradizione che si è avviata la realizzazione del
Wunder- Musaeum.
Le sue
origini storiche si rifanno a quelle del Museo Kircheriano, fondato nel 1651
dall’illustre gesuita Athanasius Kircher, uno dei più grandi studiosi e
filologi del suo tempo, al quale dobbiamo molta parte del patrimonio del nostro
Liceo, ma non solo. Infatti l’idea di Kircher era quella di seguire un attento
disegno unitario, che desse un nuova concezione del sapere. Esso doveva
rappresentare la realtà e, quindi, la sua naturale diversità e ricchezza. Tale
pensiero è proprio non solo della poliedrica personalità di questo importante
personaggio, ma anche del contesto storico in cui si colloca, ossia il
Barocco. Ed è già all’epoca che la
Wunderkammer divenne uno dei luoghi rappresentativi di tale splendore e bellezza.
In un periodo in cui, come ben sappiamo, la Chiesa smise di essere per l’Europa
un punto di riferimento, Roma divenne più che mai oggetto delle cure di grandi
artisti come il Pietro da Cortona, Francesco Borromini e l’inimitabile Gian
Lorenzo Bernini, il quale rientrava tra le conoscenze di Kircher.
Dunque
come esprimere al meglio la propria creatività se non con la costruzione della
“Camera delle Meraviglie”? Probabilmente in quel periodo l’edificio, come ci
riporta il suo collaboratore de Sepi era originariamente situato nell’attuale
sede della Biblioteca del Ministero dei Beni Culturali. Successivamente la
struttura subì numerose crisi che già dalla morte del suo ideatore
contribuirono alla perdita di molti manufatti provenienti dalle numerosissimi
luoghi oggetto di mete delle missioni gesuitiche.
Tutto
questo patrimonio è rimasto per secoli sepolto sotto la polvere degli
scantinati. Fortunatamente è arrivato quest’anno il sostegno della Fondazione
Roma, un soggetto che opera sia attraverso iniziative proprie, sia fornendo la
propria collaborazione ed il proprio sostegno ad enti, istituzioni e soggetti
terzi per la realizzazione di iniziative culturali congiunte.
Alcuni
mesi fa sono iniziati nella nostra aula magna i lavori di costruzione di un
cubo con pareti in cartongesso intonacate ad effetto marmo. Si varca la soglia
del museo passando attraverso due colonne e si accede ad una piccola sala e
subito ci sente trasportati in altra epoca; le grandi volte proiettate sul
soffitto, che sembrano delineare gli archi del cielo, trascinano il visitatore
in un viaggio spirituale attraverso meravigliose immagini affinché possa
assaporare il profumo dell’oriente guardando gli obelischi e il fascino delle
scoperte scientifiche realizzate attraverso strumenti scientifici meravigliosi
e misteriosi. Le teche che contengono i reperti riproducono fedelmente quelle
del museo del Louvre di Parigi e non sono solo all’interno del museo, bensì
anche incastonate nelle pareti lungo il perimetro esterno.
Questo
tesoro quindi sarà d’ora innanzi preservato dall’erosione del tempo e
soprattutto messo a disposizione di studenti e visitatori appassionati,
delineando un percorso mirato a far rivivere quello che era il vasto interesse
scientifico di Athanasius Kircher.
Due ultimi
elementi vogliamo sottolineare: la possibilità per alcuni di noi di partecipare
attivamente all’allestimento del museo, una esperienza insolita ed emozionate
grazie alla quale, guidati dal nostro senso estetico, abbiamo insieme alla
Preside e ad alcuni docenti sistemato i vari oggetti nelle teche ed attraverso
misurazioni matematiche cercato di rendere l’effetto finale equilibrato e
gradevole per il visitatore.
Ma
soprattutto il fatto che l’inaugurazione di questo museo inserito in un Liceo
avviene in concomitanza col dibattito sulla riforma de La buona scuola e alla
vigilia di un grande sciopero contro la stessa proposta. Al di là delle
legittime opinioni di merito di ciascuno, teniamo a sottolineare come è questa
la scuola che vogliamo, una scuola libera, creativa, in grado di reperire
risorse esterne, aperta ai cittadini, che possa offrire ai suoi studenti oltre
alla didattica esperienze ed occasioni uniche di apprendimento.
Speriamo
davvero che tutti gli studenti possano cogliere questa grande opportunità che
poche scuole possono offrire, il liceo Ennio Quirino Visconti si conferma anche
attraverso questa iniziativa un esempio di tradizione, innovazione, creatività
e partecipazione. Questa sì che è la buona scuola!
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