giovedì 29 marzo 2012

MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo.

Per la prima volta sono riuscita ad apprezzare un museo di arte contemporanea visitato con la scuola: il MAXXI, museo nazionale delle arti del XXI secolo. :)
Questo museo è stato progettato dall'architetto Zaha Haid, ed è stato inaugurato il 25 Maggio del 2010. La sede si trova nel quartiere Flaminio di Roma. Il MAXXI ha preso il posto di un impianto militare che quasi da un secolo aveva occupato il posto.
Al suo interno possiamo trovare un particolare insolito rispetto agli altri musei di Roma: il MAXXI non si sviluppa in altezza bensì in larghezza, per far sì che questo fosse possibile, sono state applicate delle travi in vari punti per sorreggere la struttura.



Il MAXXI ha tre livelli, tutti collegati tra loro attraverso dei corridoi che sembrano fluttuare nell'aria.



Il MAXXI al suo interno possiede varie collezioni speciali, tra cui alcune derivanti da progetti culturali. Il tema a cui la nostra classe ha partecipato è quello del riciclo (RE-CYCLE), dove si applicano tre principi: il riuso, il riciclo di vecchi materiali di scarto e l'innesto.
La mostra presenta oltre ottanta disegni, modelli, progetti architettonici, maker, produzioni musicali e televisive. Ciò che vediamo alla fine è un viaggio interdisciplinare attraverso opere naturalistiche provenienti da diversi paesi, che trattano il tema del riuso.



La mostra inizia con un'installazione all'esterno del museo "site specific".
Al piano terra troviamo una sala dedicata alla fotografia, di Pieter Hugo: la camera stenopeica. Questa camera mostra l'interno di una macchina fotografica, e come viene catturata l'immagine al suo interno.
In questo progetto, è dedicato uno spazio ai ragazzi che, tramite indizi, devono scoprire l'opera a cui sono riferiti, annotandolo su un fascicolo per poi esporlo oralmente. Anche io ho partecipato insieme ai miei compagni e devo dire che è stato divertente. Con questo, si mette a dura prova la responsabilità dei ragazzi che per cercare le diverse opere, vengono lasciati liberi di girare nel museo da soli.



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