Molti mi chiedono come mai mi interesso così tanto alla
politica. Beh, è difficile da spiegare, ma cercherò di essere il più chiara
possibile.
Avete presente un padre che porta il figlio allo stadio? Io
sono il figlio, sono quel figlio che la domenica va a giocare a pallone con gli
amici nel parco vicino casa, sono quel figlio che quando la mattina apre
l'armadio per vestirsi guarda con amore le figurine dei suoi calciatori
preferiti attaccati con lo scotch, sono quel figlio che quando capisce una
strategia in campo, quando vede un goal in diretta si emoziona ed il sogno e la
speranza di segnare quel goal un giorno crescono sempre di più.
E' vero, sono così, forse sono strana, sono diversa, mi
emoziono tanto per un concerto dei Green Day, quanto per un dibattito politico
in diretta. Ho un mito, una persona che ammiro, della quale condivido le idee,
molti sanno chi è, è una persona che a differenza degli altri ha un sogno, e fa
di tutto per realizzarlo; è una persona che combatte non per i propri
interessi, non per una semplice poltrona, ma per il bene del suo paese. Beh,
forse è proprio l'esistenza di queste persone che ogni tanto si "staccano"
dalla massa che fa sì che la speranza di qualcosa migliore cresca dentro di
noi. Ci sono tante persone che preferiscono non ascoltare, fare finta di
niente, persone che vivono in un mondo tutto loro; ci sono tante persone che
invece ascoltano, criticano, sempre e su tutto, ma che alla fine, quando gli si
chiede di dare una mano, fanno un passo indietro; e poi ci sono quelle persone,
forse poche, che un problema lo percepiscono come una sfida, come una
battaglia, come un'occasione per dare una mano con l'obbiettivo di risolverlo.
Io sono una di quelle persone. Forse è vero, una quindicenne che rimane alzata
la sera per vedere Ballarò non è ordinaria, però io ho un sogno e credo che
leggendo questo molti abbiano capito di cosa si tratta.
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