Quanto è importante un anno, alla mia età? Per noi
adolescenti il tempo fugge veloce, è impalpabile, non ci rendiamo conto di
quanto cambiamo, di quanto e come cresciamo. Ebbene io me ne sono resa conto da
una manciata di ore di quanta strada si possa percorrere in un anno, grazie ad
una scuola, ad un gruppo di ragazzi pazzi, ad alcuni uomini e donne di
esperienza che credono in noi, che in noi vedono qualcosa, che sono venuti fino
a Venezia a parlare, a raccontare, a stimolare le nostre menti, ad accendere un
fuoco sotto i nostri animi.
Un anno fa mettevo piede per la prima volta alla Summer
School dei Futuredem, sperduta in mezzo alle montagne del centro Italia,
entrando in punta di piedi con la consapevolezza dei miei 15 anni, sentendo il
peso di tutto ciò che non capivo, che non sapevo. Entravo come una mascotte
piena di paure, ne uscivo parte di un gruppo, con un bagaglio di sorrisi, di
parole, di amici. Persone che per un anno sono stati anche un po’ modelli a cui
guardare, fratelli maggiori a cui chiedere consigli.
Un anno è stato lungo, pieno di esperienze. L’impegno per le
primarie, volantinare per la prima volta per strada, fare la scrutatrice al mio
seggio e brindare con lo spumante la sera della vittoria in un Comitato pieno
di gente impazzita dalla gioia, io, proprio io che sono astemia. Seguire una
salita al Colle, un nuovo Governo, le elezioni europee, il Comitato di una
candidata, di nuovo a volantinare e poi in giro per l’Italia a seguire la
campagna elettorale nelle piazze, in mezzo all’entusiasmo, cercando di
conciliare tutto questo con i vocabolari di latino e greco, le versioni, le
interrogazioni. E poi incaponirsi con il proprio circolo, con quella giovanile
che ti faceva sentire un corpo estraneo come mai nei FutureDem mi era successo,
e non scappare perché è lì, anche lì che vuoi portare il cambiamento e tutta la
gioia e la speranza che senti dentro. E vedere anche loro, pian piano,
cambiare.
E poi ritrovarsi di nuovo in mezzo a tanti ragazzi, avere un
anno in più e sentirlo tutto, e sentirsi più simile a loro, seguire i
dibattiti, parlare, condividere, fare progetti, capire cose nuove, tornare a
casa con una bella allegria dentro, tante foto e tanti nuovi amici.
Anche a 16 anni si può pensare di #cambiareilmondo un
giorno.
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