mercoledì 5 novembre 2014

Poliglotta 2.0

Parlare quasi venti lingue ed unire questo con il duro studio del liceo classico vi sembra una cosa impossibile? Per Lorenzo non è così. 
Lorenzo ora 16enne di Roma nutre una profonda passione verso le lingue, sia antiche che moderne. Tutto iniziò quando a soli cinque anni gli regalarono un libro sulla cultura egizia con i testi a fronte dei geroglifici ed ora vanta una conosceza di ben 17 lingue straniere che vanno dal noto inglese, al tedesco, fino ad arrivare all'arabo, al greco antico e moderno per finire poi con l'aramaico. Il nostro grande poliglotta ha gia in mente le prossime lingue da imparare che saranno il turco e l'indiano. 
Lorenzo, alla scoperta delle mille e diverse lingue e culture esistenti al mondo, è ormai da tre anni il mio compagno d'avventure nonché migliore amico e di conseguenza mi sono offerta di riservagli un angolo del mio blog con una piccola intervista. 

Ormai è da molto tempo che studi lingue, sia antiche che moderne, ma a che età circa hai scoperto di avere questa passione?
"Fin da bambino ero interessato alle diverse culture esistenti al mondo, in particolare però mi interessava tutto ciò che era mistico, ad esempio a soli cinque anni mi sono fatto regalare un libro che parlava dei diversi riti funebri legati alla cultura egizia. In questo libro erano poi presenti delle diverse filastrocche diciamo che bisognava recitare affinché si poteva essere condotti verso l'aldilà. Il problema era però che io non riuscivo a capire cosa ci fosse scritto non sapendo leggere anche i geroglifici, perciò in quarta elementare mi sono fatto regalare un libro che insegnava a leggere i geroglifici e di conseguenza me ne sono poi appassionato. Certo non possiamo dire che in quarta elementare io sapessi leggere i geroglifici, però stavo pian piano imparando a riconoscere le diverse parole e poi in seguito le intere frase e così via. Mi ero talmente appassionato a questa lingua che ho deciso di impararne un'altra e così dall'egiziano sono poi passato all'ebraico perché pensavo di trovare qualcosa di affine; dall'ebraico poi all'arabo e da lì tutto il resto. A far crescere questa mia passione ha senz'altro aiutato il fatto che io alle medie studiassi l'inglese e lo spagnolo, fin quando poi in terza media, avendo deciso di intraprendere studi classici, ho iniziato a studiare durante l'estate prima dell'inizio del liceo il latino ed il greco antico."

La prima lingua che hai studiato, suppongo fosse quella ti interessasse di più, è ancora la tua preferita o ne hai un'altra?
"Da che la cultura Egizia è una cultura particolarmente mistica e quindi mi interessa molto, i geroglifici sono ancora una delle lingue che preferisco, in particolare per il loro essere polivalenti. Tra l'altro crescendo mi sono appassionato anche della cultura greca e più nello specifico della filosofia, ed essendo l'egiziano molto legato ai concetti di aldilà ho trovato le due cose affini tra loro." 

Tra le lingue che hai studiato, qual è quella che tutt'ora ti risulta più difficile?
"Sicuramente il giapponese. Perché ci sono molte parole da memorizzare, ci sono molti ideogrammi e tra le altre cose è una scrittura sillabica, il che la rende ancora più difficile."

Supponendo che in futuro tu voglia andare a vivere in un altro paese, con tutte le lingue che hai studiato ti troveresti sicuramente bene in qualsiasi paese tu scegliessi di andare, ne hai già in mente uno?
"Personalmente credo farò una sorta di giro del mondo, perché essendo io interessato alle vare culture, ai vari colori del mondo, penso che viaggerò molto. Detto ciò a me non piace essere una persona sedentaria, nel senso di rimanere sempre nello stesso posto e fare la stessa cosa per tutta la vita; per questo motivo resterò per un po' in Italia sicuramente, dove c'è la mia famiglia, ma poi inizierò a viaggiare e, perché no, a fare anche esperienze lavorative all'estero." 

Ed infine, se ti dessi un passaporto in questo momento, quale timbro ti piacerebbe mettere?
"Andrei in Grecia, è un ottimo posto dove vivere, riflettere e meditare. I paesaggi, i monasteri ad esempio, sono posti molto interessanti per la meditazione, sono posti tranquilli, ampi ed a stretto contatto con la natura dove poter riflettere rispetto allo stile cenobitico degli occidentali."

Grazie mille a Lorenzo per la sua disponibilità.
A presto!



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